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ARRIVA IL PRIMO PODCAST DI DOLCENERA

 

UNA CANZONE UNA STORIA – PSICOGRAFIA DI UN’ARTISTA FEMMINILE

Il podcast UNA CANZONE UNA STORIA – PSICOGRAFIA DI UN’ARTISTA FEMMINILE è l’analisi psico-filosofica di artiste femminili che hanno segnato la storia della musica, attraverso lo studio della loro canzone più rappresentativa e delle vicende mai casuali della loro vita: un racconto sorprendente e affascinante perché cerca di connettere l’essere umano e l’anima, la persona e il genio, l’individuo e il dáimōn, svelando gli intrichi del rapporto fra i due elementi, il visibile e l’invisibile.

Una storia, tante storie: episodi singoli e incontri casuali, incidenti inutili e contrattempi significanti, eventi straordinari, istinti repressi e occasioni mancate, casi fortuiti e viaggi improbabili, azioni necessarie e omissioni codarde, scelte mancate e comportamenti incoerenti, atti dovuti e contraddizioni ipocrite che si concentrano insieme dentro una canzone. Una storia, il potere di una storia che induce inevitabilmente ad indagare sulla propria Anima e sul suo spirito guida, alla scoperta della propria Essenza vitale, unica e irripetibile.

Nel podcast sono presenti brani eseguiti al pianoforte e l’interpretazione finale della canzone tema dell’episodio.

Con la release dell’8 febbraio su tutte le piattaforme digitali della canzone “Nuovo giorno Nuova luce” (ri-arrangiamento con testo in italiano di Dolcenera del brano Feeling Good di Nina Simone) tema musicale della fiction di RaiUno “Lea un nuovo giorno” record di ascolti, Manu Dolcenera, ci aveva raccontato che stava studiando, da circa un mese, la vita e le canzoni di Nina Simone quando aveva ricevuto la proposta di scrivere un nuovo testo su “Feeling Good” e di interpretare la sua “Nuovo Giorno Nuova Luce” per la serie TV “Lea, un nuovo giorno” di Rai1.

PER ASCOLTARE “NUOVO GIORNO NUOVA LUCE”: https://pld.lnk.to/NGNL

Manu finalmente ci ha svelato il motivo di tanti studi musicali e non, pubblicando il suo primo podcast, con episodi a cadenza mensile, dal titolo UNA CANZONE UNA STORIA – PSICOGRAFIA DI UN’ARTISTA FEMMINILE

Da oggi è online su tutte le piattaforme digitali di podcast, il trailer della serie e il primo episodio. Ogni mese un episodio dedicato ad una grande artista femminile e il mese di FEBBRAIO Manu Dolcenera lo ha voluto dedicare proprio a NINA SIMONE, con il brano Nuovo Giorno Nuova Luce e con il primo episodio dal titolo:

FEELING GOOD – NINA SIMONE (L’Alter Ego)

Nina Simone non poteva essere contemporaneamente una comune mortale e una stella immortale: in questa dualità, ci sono due nomi per due persone distinte, con Nina Simone (l’Anima) che facilmente prese il sopravvento di Eunice Waymon (l’essere umano), non solo perché era una bambina che già, di per sé, manifestava, sin dagli inizi un’Essenza istintiva, un’Anima da animale, ma anche perché il mondo che circondava Eunice Waymon era fatto di musica (quindi di magia, di invisibile).

L’incanto di una voce straordinaria, l’abilità di pianista classica fuori dal comune per gli standard jazz dell’epoca, l’impegno sociale, il rapporto dilaniante col marito manager, la rivolta, la rabbia e la disperazione per la morte di Martin Luther King, l’adesione alle frange più estreme del movimento per i diritti dei neri, la grande disillusione, il sogno di “Feeling Good” e la fuga, il ritorno alle radici africane, l’incontro fortuito con David Bowie e la rinascita di Eunice Waymon, il bipolarismo e la terapia che devasta progressivamente la psiche e il corpo, il successo pop degli ultimi anni complice un jingle pubblicitario, gli ultimi strazianti anni pieni di rimpianto. Iscriviti gratuitamente e segui tutti gli episodi del podcast

UNA CANZONE UNA STORIA –

PSICOGRAFIA DI UN’ARTISTA FEMMINILE

https://dolcenera.lnk.to/UnaCanzone-UnaStoria

Per ascoltare sul proprio dispositivo Alexa di Amazon:

Accedi al tuo account Amazon, clicca su questo link, successivamente seleziona “attiva skill”

Credits copertina del podcast:

Immagine di Nicole Valenti di Niva Design

rappresentazione a doppia faccia di una Dea (ispirata ad una statuetta risalente al 5000 A.C. Bulgaria nord occidentale) con motivo decorativo a rete che si colloca nel simbolismo acquatico come sorgente di vita, la sostanza embrionale in grado di dare la vita.

Grafiche di Paolo Grimaldi di Artist First